Possono i batteri salvare i coralli dal caldo?
Aggiornamento: 2 ott 2021
Le barriere coralline sono sempre più a rischio negli ultimi anni a causa del surriscaldamento globale. Non è certo una novità che questo fenomeno stia danneggiando i coralli causandone lo sbiancamento e, infine, la morte. La barriera corallina costituisce solo lo 0,1% dei fondali oceanici, eppure ospita il 25% di tutte le specie che popolano i nostri mari, senza considerare gli aspetti politici, economici e sociali che la interessano.

Scienziati di tutto il mondo si sono mobilitati per studiare il problema e cercarne una soluzione. Di recente, sulla rivista Science Advances, è stata pubblicata un'interessante ricerca dell'università King Abdullah per la scienza e la tecnologia dell'Arabia Saudita. Lo studio propone di manipolare il microbioma corallino al fine di ottimizzare, sfruttando i BMC (Beneficial microorganisms for corals), la risposta dei coralli alle alte temperature.
Tale studio è stato condotto in differenti step. In un primo momento sono state condotte analisi omiche sul corallo Mussismilia hispida, il quale è stato poi esposto a condizioni di sbiancamento a lungo termine. La temperatura è stata alzata da 26 a 30 gradi per esser poi gradualmente riportata alla T di partenza. I risultati iniziali hanno evidenziato come tutte le colture avessero risentito del surriscaldamento. Le buone notizie sono arrivate però al termine della ricerca, quando si è evidenziato che il "cocktail" somministrato avesse migliorato la capacità di ripresa dei coralli dal 60% al 100% favorendo così un recupero totale dei coralli.

La foto ritrae un corallo qualsiasi, non un Mussismilia hispida.
I BMC hanno svolto un effetto di mitigazione dello "stress post-calore, indicati dai modelli di degradazione dal mantenimento dei lipidi e dalla riprogrammazione trascrizionale dell'ospite del corallo della ristrutturazione cellulare, riparazione, protezione dallo stress e geni immunitari , in concomitanza con un aumento del tasso di sopravvivenza del 40% e prestazioni fotosintetiche stabili da parte delle alghe endosimbiotiche (fonte Science Advances). Questa ricerca ha fornito approfondimenti circa la risposta dei coralli alla manipolazione probiotica aprendo un nuovo ambito di ricerca che potrebbe portare ad una svolta enorme. Lo studio ha inoltre dimostrato che i BMC "innescano un processo di ristrutturazione dinamico del microbioma che provoca alterazioni genetiche e metaboliche nell'ospite corallo che alla fine mitigano lo sbiancamento e la mortalità dei coralli."
Come al solito l'essere umano, posto spalle al muro dalla natura, cerca e trova una possibile soluzione, ma non dovremmo dimenticarci che la soluzione (appunto) migliore sarebbe muoverci contro l'emissione dei gas serra e contro il riscaldamento del pianeta.