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Letto fluido - Cosa c'è da sapere?

Aggiornamento: 9 nov 2021

Il motivo per cui gli appassionati di acquari dovrebbero aggiungere reattori ai loro sistemi è semplice: ottimizzare l’utilizzo dei materiali filtranti!

Uno degli aspetti spesso sottovalutati nell’utilizzare le resine in calze è l’effetto di canalizzazione. L’acqua tende a percorrere il percorso di minor resistenza, ciò porta alla formazione di canali attraverso il materiale.

La formazione di canali preferenziali fa si che il materiale filtrante giunga ad un apparente saturazione, avendo lavorato, in realtà, solo parzialmente. Lo spreco di materiale porta ovviamente costi maggiori e manutenzioni più frequenti. Le resine sono materiali fortemente inquinanti, un consumo razionale ed ottimizzato porterà anche benefici a livello ambientale.

Caratteristiche del letto fluido

I letti fluidi hanno caratteristiche molto semplici, generalmente paragonabili ad un cilindro verticale. Le dimensioni variano logicamente in funzione dell’acquario per cui dovranno lavorare.

L’aspetto più importante è legato al flusso, verticale e verso l’alto. Queste due caratteristiche sono indispensabili per evitare, come anticipato precedentemente, un effetto di canalizzazione che vanificherebbe l’utilizzo del letto fluido. In orizzontale l’acqua attraverserebbe il materiale filtrante solo su di un lato, sorte simile si avrebbe se il flusso avesse direzione dall’alto verso il basso. C’è un altro parametro da considerare al meglio, la portata del flusso e, di conseguenza, la pompa da montare al nostro reattore. Ogni materiale filtrante ha un flusso ideale, solitamente specificato sulla confezione stessa.



Vediamo un caso pratico

Tempo fa ho preso questo reattore, un AF 110 Media reactor. Il motivo principale della mia scelta è stato la possibilità di poter inserire qualsiasi materiale filtrante, dai carboni alle zeoliti. Fate attenzione solo all’utilizzo della zeolite in letti fluidi, in quanto andrebbe agitata regolarmente per un utilizzo ottimale, se volete maggiori dettagli sull’argomento fatemelo sapere nei commenti, magari scriverò un articolo dedicato.

Il reattore in questione presenta sia il bocchettone di ingresso che di deflusso sulla parte superiore, aspetto importante ai fini del posizionamento in sump (risulta infatti meno ingombrante). L’acqua viene portata, grazie ad un tubo trasparente, sul fondo del letto fluido, per poi risalire dolcemente. Sono presenti anche dei divisori, composti da spugna e griglia in acrilico che ne impediscono la deformazione nel tempo. Ciò consente di non utilizzare calze o borse che potrebbero ostacolare l’ottimale deflusso dell’acqua.

Nel video che vi posto di seguito riporterò gli ultimi aspetti pratici, il montaggio della pompa esterna e del tubo.

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