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La sump, un altro mondo sotto l'acquario!

Aggiornamento: 29 mar 2022

Questo articolo che mi appresto a scrivere non ha solo un risvolto tecnico, ma anche descrittivo del mio pensiero, maturato in anni da hobbista e di studi della depurazione delle acque.


Introduzione

Un acquario marino tropicale è un sistema delicato e complesso. La crescita e il mantenimento dell'ecosistema sono legati alla stabilità di alcuni parametri. Oggi vi voglio mostrare il mondo che esiste sotto un acquario, un sistema dietro le quinte, che svolge il lavoro sporco e fa si che il nostro acquario funzioni al meglio, garantendo una filtrazione ottimale.


La sump

Partiamo dal presupposto che un acquario di barriera può sicuramente funzionare anche senza, il primo passo però per un mantenimento ottimale, e aggiungerei facilitato, è proprio quello di disporre un vano dedicato alla tecnica.

Scelta delle dimensioni: un calcolo da fare sempre prima dell'acquisto di una sump è quello relativo al volume d'acqua che questa dovrà contenere quando, in caso di manutenzione o blackout, la pompa di risalita viene spenta. Basterà moltiplicare la base del nostro acquario per la variazione di altezza del livello ed il gioco è fatto. Il volume ottenuto va sommato a quello già presente, in condizioni di esercizio, in sump.

Ma quali sono i principali vantaggi derivanti da un vano tecnico dedicato?

- Maggiore volume d'acqua: ergo maggiore stabilità di tutti i parametri, ma anche maggior evaporazione.

- Migliore scambio gassoso dovuto alla caduta e all'aumento della superficie d'acqua disponibile.

- Disponibilità di nascondere tutta la tecnica al suo interno.

- Disponibilità di skimmer in commercio ben più performanti di quelli interni e/o a zaino, e altri..

- Di contro avremo sicuramente un consumo di corrente maggiore, che al giorno d'oggi è un fattore di cui tener conto.

Questi sono i primi vantaggi e svantaggi che mi vengono in mente, ma che già possono farci capire quanto effettivamente convenga disporre di un vano tecnico separato.

Un ottimo compromesso tra dimensioni e qualità l'ho ritrovato nell'AF275. Una sump piccola ma a cui non manca nulla.

Il percorso dell'acqua

Una sump ideale, secondo me, deve avere dei divisori atti ad ottimizzare i vari processi di filtrazione, necessari alla purificazione dell'acqua dell'acquario.

Di base la sump è un acquario secondario, con vani suddivisi da paratoie e pareti, con un percorso ben studiato dell'acqua al suo interno.

L'acqua cade per gravità nel primo vano della sump e risale, grazie ad una pompa, di nuovo in acquario (dopo aver incontrato tutto il processo di filtrazione).

Ho realizzato questo grafico per mostrarvi quali sono gli step ideali per ottimizzare la depurazione dell'acqua ed evitare problemi.

Lo schemino è molto semplice e riguarda solo i passaggi più importanti di cui dovrebbe essere dotata una sump, partendo dal sistema di caduta per finire con quello di risalita in grigio.

A seguito della caduta è fondamentale porre un sistema di filtrazione meccanica, si parte da semplice calza in materiale sintetico, lana, fino ad arrivare a sistemi ben più complessi come filtri a rulli. Perché è così importante? La sump è spesso posta a livello del pavimento, pertanto l'accumulo di sedimenti può diventare un problema molto fastidioso, in quanto sarà difficile sifonarne il fondo. Un'ottima filtrazione meccanica farà si che questo fenomeno si limiti, o addirittura annulli.

Il secondo passaggio è caratterizzato dalla fase di adsorbimento e/o scambio ionico. E' possibile lasciare in ammollo sacchetti di resine in zone molto movimentate, ma l'ideale sarebbe un letto fluido, o reattore, che ottimizzi il flusso attraverso il materiale in questione (resine per fosfati, zeoliti, carboni attivi e cosi via).

Per altre info sui letti fluidi leggi questo articolo:

https://www.royaltanks.com/post/letto-fluido-cosa-c-%C3%A8-da-sapere

Lo skimmer è un argomento più complesso, del quale non descriverò funzionalità e specifiche (se ne trovano milioni online), ma vi darò qualche spunto di riflessione e vi parlerò del mio.


Lo schiumatoio

Veniamo poi al cuore di tutto l'acquario, lo skimmer. Sembra ormai banale dire: "Investi su uno schiumatoio di livello e avrai meno problemi". Credetemi, non lo è. Il nostro hobby è sempre più caro, ma una cosa su cui non dovete mai lesinare è proprio questa.

Come scegliere il più adatto?

La componente principale dello skimmer è la sua pompa (non per forza unica). I brand solitamente indicano un range espresso in litri, indicanti il volume della vasca, entro il quale lo schiumatoio può lavorare.

Uno dei vantaggi principali di avere una pompa regolabile con controller è sicuramente quello di riuscire a impostare più facilmente la potenza della pompa, non rischiando di sovra o sotto dimensionare lo skimmer al momento dell'acquisto. Di contro le pompe con controller sono più care.

Altro aspetto che vi consiglio di tenere in considerazione è la dimensione del bicchiere. Lo schiumato, ossia tutto ciò che viene rimosso, finisce in questo contenitore. Bicchieri troppo piccoli vi costringeranno a svuotarne il contenuto più spesso, alla lunga può diventare davvero scocciante.

Nella mia sump ho puntato su un Dalua Great white 7, skimmer piccolo ma potente, con pompa elettronica e un controller touch davvero comodo e intuitivo, una piacevole sorpresa. Una comodità è sicuramente il tasto per l'alimentazione, che mi consente di staccarlo per un lasso temporale fissato nel momento dell'alimentazione dei coralli o durante il dosaggio di aminoacidi Il tutto senza dover aspettare vicino l'acquario per riaccenderlo, in quanto la riattivazione avviene in automatico.


Triade e non solo

Passiamo ora al primo dei sistemi che viene collegato alla sump, ma che di fatto non altera il percorso visto in precedenza. Con il termine triade si è soliti indicare kH, magnesio e calcio.

Questi sono tra i più importanti parametri da mantenere stabili in acquario. Tra i vari sistemi di gestione più noti ricordiamo sicuramente Balling e reattore di calcio. Io uso il balling, in particolare l'Aquaforest components pro. Un balling comodo e completo perché, essendo già bilanciato, consente di dosare la stessa quantità di prodotto di tutt'e tre i prodotti (credetemi se vi dico che è una comodità non da poco). Il dosaggio di tali prodotti avviene con pompe dosometriche, o a mano. Nel mio caso ho una pompa dosometrica dell GHL e controllo i parametri grazie all'ION Director, in basso troverete info in più a riguardo.

L'altro sistema invece è il reattore di calcio che, con l'ausilio della CO2, scioglie un materiale corallino andando a bilanciare la triade. Più indicato per acquari oltre il 250/300 litri, la cui spesa in balling andrebbe ad aumentare non di poco.

NB: il consumo della triade non è legato al litraggio, bensì alla popolazione di invertebrati ecc. del nostro acquario. (es. una vasca di coralli molli può presentare consumi insignificanti).


Gestione della temperatura

Vi mostro ora il sistema più comodo ed economico che abbia mai usato per la gestione della temperatura: il sistema InkBird. Questo piccolo strumento è dotato di una sonda che misura la temperatura costantemente. Il computer all'interno valuta, in base alla T da noi fissata, se attivare il riscaldatore oppure le ventole. Questo semplice strumento infatti ha due prese a cui vengono collegati proprio i sistemi di refrigerazione e riscaldamento. Dopo oltre un anno di utilizzo posso garantirvi è si tratta di un sistema davvero comodo e funzionale.

Se volete info in più scrivetelo nei commenti e magari farò un video dedicato.


Sistema di rabbocco

Il parametro che sicuramente influisce molto sulla stabilità di tutto il sistema è la salinità. I valori standard oscillano attorno ai 35 g/litro di sale, ma come lo teniamo stabile? Il primo fattore che altera questo valore è l'evaporazione e il sistema più comodo per evitare che vi siano sbalzi significativi è l'osmoregolatore. Una pompetta che, legata ad un sensore ottico o galleggiante, immette acqua osmosi, andando così mantenere sempre stabile il livello in sump.

In realtà l'evaporazione non è l'unica colpevole degli sbalzi di salinità. E' importante considerare anche l'influenza del balling che, molto spesso, tende ad alzare la densità di sale in acquario. Un sensore può aiutarci a tenere sotto controllo quotidianamente un così importante parametro, io dispongo della sonda della GHL, ma è anche possibile dotarsi di rifrattometri o pennette per la salinità come quella Hanna, per eseguire rapidi test.

Altro vantaggio dell'osmoregolatore è quello di garantire un livello stabile in sump, con conseguente stabilità dello schiumatoio.


Conclusioni

L'acquisto di un acquario non può prescindere da una accurata valutazione del sistema tecnico a supporto di esso. Non è necessario investire migliaia di euro per avere un acquario stabile, ma è opportuno fare le giuste valutazioni in funzione del tempo e dei fondi a nostra disposizione.

Spero che questa guida esplorativa del mio acquario vi possa aiutare nella scelta del vostro e apra spunti di riflessione che sono e saranno sempre costruttivi.





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