Guida pratica ai test ICP
Aggiornamento: 30 ago 2021
Salve amici di Royaltanks, quest'oggi vogliamo proporvi un articolo che spero possa risultare utile e interessante. L'idea ci è venuta quando il mio amico Nando, a seguito di alcuni problemi in vasca, ha deciso di fare un test ICP, ma non sapeva né cosa fosse né come farlo. Nando ha deciso di comprare un test ICP 2 dell'Aquaforest Lab, pertanto la guida e i risultati che troverete nell'ultima parte dell'articolo faranno riferimento alla sua vasca.
Introduzione
Uno degli aspetti più importanti per la gestione dei nostri acquari riguarda il monitoraggio di valori significativi (come kH, Calcio, magnesio e così via). Se volessimo però andare oltre i classici test a reagente e fotometri dovremmo sicuramente far fare un test ICP. Questa tipologia di analisi, che viene condotta in laboratori specializzati, permette di determinare con una certa accuratezza circa 35, o più, parametri dell’acqua (quelli più completi permettono di analizzare anche l'acqua d’osmosi).

Quando inviare un test ICP?
Quando fare un test ICP? Personalmente non credo sia indispensabile farli con cadenze mensili o trimestrali, l’utilizzo o meno di questi test andrebbe fatto quando si presenta un problema. Ho comunque deciso di analizzare delle possibili situazioni singolarmente, così da offrire spunti di riflessione:
1. Ci sono problemi:
Quando abbiamo problemi con animali (tiraggi e/o morti improvvise di coralli) e problemi di alghe, può esser interessante approfondire la situazione di tutti gli elementi in vasca. Sappiamo infatti che alcune alghe proliferano più facilmente in presenza di percentuali elevate di silicati e fosfati. Molto spesso però rilevare la possibile causa dall'acqua dell'acquario non è semplice, le alghe infatti tenderanno a tenere il valore (ad esempio i silicati) bassi, più semplice invece è rilevare la possibile causa se risiede nell'acqua osmosi e intervenire di conseguenza ad esempio aggiungendo una cartuccia che trattenga i silicati all'impianto osmosi.
2. Cambio del metodo di gestione:
Uno dei casi in cui consiglio vivamente di fare test ICP è quando cambiamo gestione (Balling, reattori ecc..). I Balling, ad esempio, non sono tutti uguali. Possono avere concentrazioni molto diverse degli elementi. Come potremmo procedere? Potremmo ripetere il test ICP ogni mese, per 2 o 3 mesi, confrontare i risultati rispetto ad una situazione di partenza e capire se la vasca ha carenze di elementi importanti come potassio, iodio, stronzio (ecc..) o eccessi di questi ultimi, intervenendo di conseguenza.
3. Ho un acquario "spinto":
Per le vasche più esigenti, dove l’animale più economico costa 200 €, sicuramente il test ICP sistematico non può mancare. Il costo risulterà infatti minimo rispetto all'intero sistema e un'analisi completa ed esaustiva offrirà spunti interessanti per ottimizzare la gestione e intervenire, qualora necessario, per evitare possibili problemi
Aquaforest Lab

Entriamo ora nella parte pratica dell'articolo. Come anticipato in precedenza per questo ICP ci siamo affidati all'Aquaforest Lab. L'ICP-OES 2 test kit ci ha permesso di analizzare sia l’acqua del nostro acquario, sia osmotica. Il laboratorio che ha condotto l'analisi presenta uno dei più complessi e innovativi spettrometri ICP-OES (Inductively Coupled Plasma Optical Emission Spectrometry) , a più alta risoluzione sul mercato con eccitazione al plasma con un sistema ottico unico e brevettato realizzato con plasma orizzontale e verticale con una gamma di lunghezze d'onda compresa tra i 130 e i 770 nm. L'analisi e l'elaborazione dell'intero spettro spettrale richiedono solo 2 secondi ed attraverso questa tecnica è possibile analizzare la composizione di molti diversi tipi di campioni liquidi, ad es. acqua potabile o acqua di mare. Il test ci da la possibilità di rilevare sostanze nocive e pericolose per gli abitanti dei nostri acquari, ma ci permette anche di riscontrare eventuali carenze di 36 elementi : Li, Si, I, Ba, Mo, Ni, Mn, Be, Cr, Co, Fe, V, Zn, Hg, Se, Cd, Sn, Sb, As, Al, Pb, Ti, Cu , La, Sc, W, Na, Ca, Mg, K, Br, B, Sr, S, P, PO4 ai quali si aggiunge anche il controllo della salinità e del KH. L' analisi ICP-OES ci permette quindi di evidenziare quali macroelementi e oligoelementi inserire o diminuire se presenti abbondantemente.
Come conviene spedire un test ICP?

Benvenuti nella fase conclusiva dell'articolo nella quale riporteremo, step by step, come spedire un test ICP. Il primo passo da compiere consiste nell'iscrivervi al sito dell'Aquaforest lab (https://aquaforestlab.com/). A questo punto apriamo il box che racchiude 2 provette (nel caso del test 2, mentre nel caso del test 1 la provetta sarà unica e sarà possibile analizzare solo l'acqua dell'acquario) e una busta nella quale andremo a chiudere i nostri campioni per spedirli. Il provino con il tappo blu è quello per l'acqua dell'acquario marino, mentre quello rosso per l'acqua d'osmosi. E' molto importante chiudere al meglio sia le due capsule che l'imballaggio, così da evitare possibili perdite d'acqua che potrebbero compromettere il nostro test. Lo step successivo consiste nel prendere il codice che troviamo sulle provette e (una volta effettuata la log in sul sito riportato precedentemente) riportarlo nella sezione che troverete al seguente link. https://aquaforestlab.com/account/samples/new Non ci resta che spedire il nostro pacchetto. L'indirizzo completo lo troverete all'interno dello scatolo, per comodità lo riporto anche qui: Aquaforest, Ul. starowiejska 18 , 32-800 Brzesko Poland. Come metodi di spedizione vi consiglio uno dei tanti siti che si trovano online, mi sono trovato particolarmente bene con Packlink.it e selezionando Ups o Tnt come corrieri (il costo di spedizione è particolarmente basso e arriva molto prima che con le poste italiane). Spero sia vi possa risultare utile questa guida e per maggiori chiarimenti non esitate a scrivermi nei commenti.
Di seguito ho riportato un esempio, non completo, di come appaiono i risultati sul sito dell'Aquaforest Lab.
